I Viaggi di Kiara

New Mangalore

Nella spiritualità di New Mangalore

Tempio di Shri Manjunatha Shiva a Kadri

New Mangalore, 21 marzo 2017

Sono le 8.00 del mattino quando la nave attracca al porto di New Mangalore e fuori ci sono 28 gradi e si preannuncia un’altra giornata calda ed umida come lo è da sabato quando siamo arrivati in terra indiana. Non so come immaginarmi questa città poiché su internet non vi sono immagini per vedere com’è questo posto sicchè sarà una sorta di uovo di Pasqua che va scartato per vedere qual è la sorpresa che vi è al suo interno.

Scendiamo a terra (dopo un giorno di navigazione) il porto si presenta assai lontano dalle nostre concezioni e vi si trovano due piccoli negozi con i prodotti locali che ad una prima visita frettolosa si presentano fin troppo cari ed ora comunque è arrivata l’ora di montare sul pullman e con grande stupore, anche se io lo sapevo già, la guida parla inglese e perciò io e gli altri ci sforziamo di capire cosa viene detto durante il tragitto sul pullman che ci scorterà alla nostra prima meta.

Dopo essere usciti dal complesso del porto entriamo in New Mangalore una città lontana da Mumbay in quanto si presenta con strade strette (il massimo della larghezza è come una corsia nostra per intenderci) non sono asfaltate ma bensì sterrate con una terra dal un colore rosso intenso e poi i pali della luce dell’illuminazione pubblica corrono a vista vicino alla strada ed alle case e fregano a malapena i pullman dei turisti con una grande paura dei turisti noi compresi, ma a parte questa descrizione la città si presenta a due facce come lo è stata anche Mumbay.

Da un lato la città di New Mangalore presenta negozi di frutta e verdura a vista ed anche dei rari venditori di pesce che mostrano la propria merce senza alcuna protezione mentre dall’altra discariche a cielo aperto con rifiuti per di più male odoranti oltre alle case molto fatiscenti nello stile e mai superano il primo piano e così facendo arriviamo alla nostra prima tappa che è il Tempio di Kudroli Gokarnanatha.

Tempio di Kudroli Gokarnanatha   Tempio di Kudroli Gokarnanatha 2   Dio Shiva e Tempio di Kudroli Gokarnanatha

L’ingresso al Tempio (che dovrà essere rigorosamente scalzi o con dei calzini) si presenta con una sorta di porta con i colori oro e rosso ed una immensa statua bronzea dedicata al Dio Shiva (=Gokarnanatha) di chiara origine Indù e penso ad un primo colpo d’occhio che questa visita ne varrà la pena. Viaggiando per il tempio vediamo anche immense vasche (con acqua dal color marrone intenso) dove gli indiani si purificano tutti i sabati dalle ore 8.30 alle ore 11.30 con gli Dei locali come Nandi, Krishna, Sai Baba e Hanuman.

L’ingresso al Tempio è di una grossa pavimentazione di marmo di colore bianco che ci conduce all’interno degli altri templi che durante questa giornata ci sono gli indiani che vi pregano dove ogni preghiera viene bruciato incenso e petali di fiori. Questo tempio comunque riempie, almeno alla sottoscritta, sia l’anima che gli occhi e poi inoltre si può dare un consiglio che sarebbe anche bello vederlo di notte dove vi sono i quattro Shiva nella fontana principale che regalano una spiritualità ancora più suggestiva.

Terminata la visita al Tempio di Gokarnanatha è la volta di un altro tempio che poi scopriremo essere il primo tempio di origine Indù di New Mangalore ed è il Tempio di Shri Manjunatha Shiva a Kadri è situato nella vecchia città di Mangalore ed ha una forma quadrata ed è situato ai piedi di una collina appena entrati si avverte un grande senso di tranquillità e rilassatezza anche qui abbiamo dovuto camminare scalzi malgrado le lastre di pietra risultino assai calde come nella giornata odierna. Cosa alquanto curiosa dietro il tempio scopriamo esserci una sorgente di acqua naturale chiamata Gomukha e qui gli indiani si dissetano e portano via anfore della stessa acqua.

Tempio di Shri Manjunatha a Kadri   Vasche del Tempio di Shri Manjunatha a Kadri   Vista dall'alto del Tempio di Shri Manjunatha a Kadri

Al termine di questo nuovo tempio ci dirigiamo ad un nuovo luogo di culto ovvero alla Cappella di Aloysius (purtroppo non ho foto interne perché non ce le fanno fare) è di chiara origine cristiana ed è situata nello stato di Karnataka a sud-ovest della città di New Mangalore sulla Lighthouse Hill. E’ stata costruita dai Gesuiti Missionari nel 1880 e i dipinti contenuti al suo interno sono del pittore italiano Antonio Moscheni datati 1899 accanto alla suddetta cappella sorge il college Aloysius come evince la foto mostrata sotto dove si possono vedere degli studenti che si recano a lezione.

Cappella di Aloysius   Frutto dell'anarcardo   La fabbrica degli anacardi

Dopo l’enorme senso di spiritualità la guida ci conduce a piedi in un lungo dedalo di strade e borghettini che ci portano a visitare il locale mercato del pesce prima quello fresco che viene letteralmente gettato sui dei tavoli fatiscenti o improvvisati dove si trovano montagne di ghiaccio oppure in grandi ceste di plastica sempre piene di ghiaccio ed alcune donne sentendo i nostri accenti italiani si sforzano un italiano abbozzatoDi dove siete?” e dire di Firenze ed Italia vedi i loro occhi pieni di gioia e di sorrisi. Dopo la parte del pesce fresco si passa a quello essiccato per concludere a vedere le spezie esposte in grandi balle di iuta che noi le usiamo per raccogliere il grano appena colto tanto per intendere quante spezie ci sono.

Mercato del pesce fresco   Mercato del pesce essiccato   Spezie nelle balle di iuta

Ultima tappa di questa visita a New Mangalore è lo stabilimento della lavorazione degli anacardi. Appena arriviamo alla fabbrica ci accolgono un sacco di bambini indiani le cui madri lavorano all’interno della stessa fabbrica ed alcuni di noi danno a questi bellissimi bimbi delle caramelle che il più delle volte non sanno neanche aprire e mangiarle. Entriamo nella fabbrica e siamo lontani dall’idea dell’aria condizionata ma le donne che vi lavorano non notano questa mancanza e lavorano spedite e scalze sempre con il sorriso sulla bocca e sarà l’istantanea di questa tappa nella cittadina di New Mangalore e dell’India in generale.

F.to Chiara Casebasse (tratto dal mio diario personale di viaggio nella quale annoto impressioni di viaggio ed altro ancora…)