I Viaggi di Kiara

Cucina indiana

Le particolarità della cucina indiana

La cucina indiana in testata

La cucina indiana è espressione dell’arte culinaria sviluppata in India essa è nota per la sua ricchezza e la varietà al tempo stesso di spezie (famoso il mercato delle spezie di Cochin nel Kerala), di latte e dei suoi derivati ed anche ricca di varietà che apportano modifiche da regione a regione anche se quella posta a nord è più ricca di carne ed è meno speziata, mentre quella meridionale è più ricca di verdure e più speziata.

Se vi recate in un ristorante in India (e non quelli in Italia da notare bene!) troverete una cucina non vegetariana indicata con su scritto NON-VEG, latte-ovo-vegetariana o latte vegetariana e quasi del tutto vegana anche se è quasi del tutto inesistente quella vegana cioè quella che non usa né latte, né uova, né latticini comunque in tutti i casi troverete tutte le descrizioni nel ristorante (in India) che vi recherete.  

Un piccolo esempio di cucina indiana          Pollo servito con le spezie

Tra le spezie più usate in India ci sono il peperoncino rosso ed il pepe nero, ma non possiamo scordare il coriandolo, il cumino ed anche il tamarindo che è detto comunemente il dattero indiano o il cardamomo, lo zafferano, la curcuma e la cannella, ma anche la noce moscata, il curryl’aglio insomma le spezie nella cucina indiana non possono e non mancano in nessun piatto della tradizione indiana

Il pane in India ha generalmente una forma di schiacciatine o di piadine che serve ad accompagnare piatti a base di carne anche se quest’ultimo scompare quasi del tutto al sud che è vegetariano anche se il più delle volte viene usato come piatto o come cucchiaio e quello non lievitato viene fritto sulla tawa e quello lievitato cotto nel tandoor che non sono altro due attrezzi da cucina indiana molto conosciuti in loco.

Francamente a me sono piaciuti il paratha che sono sottili dischi di pasta fritti sulla tawa con farina integrale e senza lievito e semi di sedano o il chapati fatti con farina di frumento e si può accompagnare con verdure e spezie o anche semplicemente servito da solo è buono ugualmente a voi quale scegliere perché le varietà sono altre oltre a queste due provateli e sapetemi dire per il prossimo viaggio in India.

Fritti della tradizione indiana          Un mix di piatti della tradizione indiana

Non possiamo scordare i condimenti come il raita che non è altro che una salsa fatta con yogurt e verdure tritate che fa da condimento o da contorno ai piatti particolarmente piccanti, altra salsa famosa è il chutney che è una salsa densa a base di frutta, spezie ed ortaggi che servono per condire il riso, la carne o anche le semplici verdure, se aggiungiamo a detta salsa aceto e zucchero si da un sapore agrodolce che si può accompagnare con i dolci stessi. Nella tradizione indiana c’è per accompagnare i piatti particolarmente piccanti c’è il riso di diverse varietà che smorzano il piccante tra questi tipi possiamo ricordare il riso Pilaf o l’Idli o il Dosa solo per citarne i più famosi comunque io ho provato il riso Pilaf che veramente buono provare per credere.

Infine per le bevande analcooliche si possono ricordare oltre la famosa acqua, , caffè o succhi di frutta si possono ricordare bevande tipiche come quella con lo zucchero di canna o di latte di cocco o il lassi (yogurt, succo di limone e semi di cumino tostati) anche se è consigliabile consumarle, a mio giudizio, chiuse onde evitare problemi di intestino per la consumazione di alcuni prodotti ancora più particolari come quelle indicate sopra con il latte di cocco e il lassi (bevanda quasi del tutto sconosciuta in Europa) ed altre alcooliche che non sto a citare in questo articolo.

F.to Chiara Casebasse (tratto dal mio diario personale di viaggio nella quale annoto impressioni di viaggio ed altro ancora…)

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